15 Gennaio 2021
5 consigli per rendere il tuo bucato ecosostenibile (a partire da ora!)
Questi piccoli suggerimenti possono fare una grande differenza per il nostro prezioso ambiente e il nostro tempo.
Per quanto io odi stirare, fare il bucato è la mia grande passione domestica. Nel tempo, ho scoperto che ha un impatto sul pianeta più grande di quanto si possa pensare. Siccome mi piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, significa anche che c’è un grande potenziale per ridurre i consumi di acqua e energia, semplicemente rendendo il nostro bucato più ecosostenibile.
Da mamma, so bene che spesso ci si ritrova con infiniti carichi di lavatrici e asciugatrici, col rischio di non fare in tempo a riporre gli abiti nei cassetti prima di usarli. Calcolate che, una famiglia media fa quasi 400 carichi di bucato ogni anno, consumando circa 16.000 litri d’acqua. Molte delle nostre abitudini di lavaggio purtroppo stanno danneggiando i corsi d’acqua e consumano quantità eccessive di energia.
Fortunatamente, queste abitudini dannose possono essere facilmente trasformate in abitudini green, con l’ulteriore vantaggio di risparmiare tempo prezioso. Vi ho già insegnato come pulire casa in modo più ecologico, ora vi propongo cinque consigli per rendere il vostro bucato green ed ecosostenibile.
Come fare un bucato ecosostenibile: 5 consigli per lavare i vestiti senza danneggiare l’ambiente
1. Lavare a freddo.
Per quanto sembri banale, è piuttosto inconfutabile: il 90% dell’energia che usiamo nel bucato è destinata al riscaldamento dell’acqua di lavaggio. Passare al lavaggio con acqua fredda è il modo migliore per risparmiare energia durante il bucato. Non solo, avrete grandi vantaggi per l’abbigliamento, come il mantenimento del colore (i panni sbiadiscono meno) e la riduzione del restringimento – questo significa vestiti più duraturi nel tempo e meno bisogno di nuovi capi!
Ovviamente non è sempre possibile utilizzare l’acqua fredda, soprattutto se i panni sono macchiati di grasso e unto ma pretrattare la macchia potrebbe rivelarsi la soluzione in questo caso.
2. Scegli prodotti eco compatibili, biodegradabili, ecologici e rispettosi dell’ambiente.
In genere riportano nell’etichetta l’ente di certificazione eco bio e sono spesso anche più delicati sulla pelle. Imparare a leggere l’etichetta dei prodotti vi aiuterà a evitare detersivi che contengono candeggina a base di cloro o fragranze artificiali. I detersivi convenzionali, infatti, possono contenere ingredienti (come i fosfati) che non fanno bene a voi, ai vostri vestiti e che influiscono negativamente sugli ecosistemi e sulla vita marina.
Non solo il detersivo ma anche il quantitativo è importante. Troppo detersivo riduce l’efficienza di una lavatrice e scarica più inquinanti. Io faccio diverse prove: parto mettendo sempre una dose minima e testo il risultato di lavaggio mano a mano. Aumento la dose poco alla volta solo se la volta prima è stato inefficiente. Vi stupirete di quanto poco detersivo basti rispetto alla dose consigliata sula confezione.
Una valida alternativa al detersivo tradizionale è l’ovetto lavante che pulisce efficacemente i vestiti, utilizzando due tipi di pellet minerali naturali. Al suo interno non ci sono sostanze chimiche dannose per la pelle e sostituisce completamente ogni detersivo per bucato e l’ammorbidente.
Gli ammorbidenti, a proposito, possono essere anche sostituiti da una soluzione di acqua e acido citrico aggiunto alla lavatrice durante il ciclo di risciacquo.
3. Smacchia con il sole…
e non cedere alla tentazione della candeggina! La candeggina potrebbe sembrare la scelta giusta per la maggior parte delle persone quando si tratta di rimuovere le macchie ostinate, ma questa sostanza chimica aggressiva non è una soluzione amica dell’ambiente.
Prendete in considerazione l’utilizzo di metodi alternativi per trattare le macchie dei vestiti come per esempio il percarbonato di sodio che può essere usato direttamente nel cestello della lavatrice per lavaggi difficili e solo sopra ai 50 gradi. Oppure potete provare il succo di limone che ha un potere sbiancante naturale: basta aggiungere una tazza a un carico di indumenti bianchi per mantenerli luminosi e ridurre le macchie sporche sotto le ascelle.
La soluzione più stupefacente di tutte, però, è il potere smacchiante del sole…provare per credere! Io ho scoperto quanto fosse fenomenale mentre utilizzavo i pannolini lavabili per mia figlia: una vera manna. Appendete i capi macchiati alla luce diretta del sole per lasciare che i raggi UV agiscano con la loro naturale magia sbiancante.
4. Asciuga in maniera naturale al posto dell’asciugatrice.
Lo so, l’asciugatrice è quasi irrinunciabile, è rapida, efficiente ed evita anche che i panni passino al ferro da stiro. Difficilmente io stessa potrei farne a meno in inverno. Questo però non significa farne un uso irrazionale. Per esempio, le calde giornate estive sono il momento perfetto per asciugare vestiti e biancheria in giardino o sul balcone. Inutile dire che è il metodo più sostenibile ed economico. Inoltre, il sole può aiutare a schiarire le macchie ostinate (vedi sopra).
Il mio consiglio? Una buona centrifuga riduce i tempi di asciugatura, soprattutto se devi stendere in casa e rischi di creare molta umidità. Asciuga più che puoi all’aperto e se hai pochi capi ma fuori è freddo, mettili in un piccolo stendino in casa vicino al termosifone.
Due piccoli trucchetti per le pieghe:
– appena tirati fuori dalla lavatrice, appendere nello stendipanni maglie/abiti/camicie in una gruccia, ridurrai la necessità di stirarli;
– una volta raccolti i panni, cerca di piegarli bene e lasciali impilati e posizionando quelli che si stropicciano più facilmente sotto gli altri indumenti, consentendo a quelli sopra di schiacciarli ed eliminare eventuali pieghe.
5. Lava ciò che è effettivamente sporco.
Ehm…non parlo di calzini e mutande, quelli è meglio cambiarli ogni giorno, ma il modo più semplice per ridurre l’impatto del tuo bucato è farne di meno, lavando i vestiti quando sono davvero sporchi. Molte volte gettiamo i panni nella cesta della biancheria sporca quando, in realtà, potrebbero essere facilmente indossati di nuovo. Ad esempio, jeans e maglioni possono essere indossati tre o quattro volte prima del lavaggio (i jeans – in realtà – anche di più!).
Se siamo in dubbio, basta annusare i capi e saprete immediatamente quale sarà il loro destino. Talvolta, basta una rapida rinfrescata semplicemente lasciando i capi all’aria aperta qualche ora.
Per concludere
Sfida te stesso per provare alcuni di questi suggerimenti per un bucato più ecosostenibile, sapendo che solo pochi piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza per il nostro prezioso ambiente e il nostro tempo. E, per una casa davvero ecologica, impara come rendere green anche la tua cucina.